Intervista di Ingrid Pagliarulo a Vincenzo Notaro (NAPULITANAMENTE – Los Angeles)

di Ingrid Pagliarulo

 

Solitamente a Los Angeles, appena ti accomodi al tavolo di un ristorante ti servono un bicchiere d’acqua con ghiaccio e limone. Se invece ordini un espresso in caffetteria non sarà accompagnato da un bicchiere d’acqua e anche il gelato italiano sarà sempre servito senza acqua. Questo succede anche nei ristoranti italiani della contea.

Nei club, e in ogni luogo che vende alcolici, a meno che non si chieda una specifica marca, bartender e clienti chiamano ‘champagne’ anche uno spumante. Se chiedi un Martini bianco ti portano il cocktail Martini, e se vuoi un vermouth devi chiedere un Cinzano. È evidente che anche nel campo bar e ristorazione la cultura italiana è arrivata alquanto distorta. Sarà un problema di comunicazione e, sicuramente, tradurre un messaggio per una cultura straniera non è sempre facile.

 

Nelle enoteche losangeline si possono trovare vini che non ci sono nei supermercati, vini Californiani e vini importati, tutti presumibilmente di migliore qualità rispetto ai vini meno costosi del market sotto casa. Quando sono vini Italiani si tratta maggiormente di vini importati dal Nord Italia o dalla Toscana, qualche volta dalla Sicilia. Sono vini industriali che non hanno nulla a che vedere con i vini che bevo a casa e che compro dal contadino che ne produce solo poche bottiglie.

Insomma da quando vivo a Los Angeles bevo vino più raramente e aspetto di ritornare a Napoli per gustare un buon bicchiere di Greco di Tufo o anche una Falanghina dei Campi Flegrei... senza zucchero!

 

Ma perché i vini prodotti in Campania non si trovano a Los Angeles?

 

Vincenzo Notaro, esperto in filosofia, arte e comunicazione, sostiene che le belle storie di vita e di passione che nascono al Sud non arrivano altrove e non sono conosciute perché manca la concezione della comunicazione.

Per questo motivo, l’estate scorsa, la sua creatività ha partorito una nuova iniziativa che dalla nostra terra diffonde le eccellenze del Sud nel resto del mondo. Questa iniziativa si chiama Il SudPlus.

 

Il SudPlus è il product & experience design network dal Sud al Plus.

Nato a Nola, Napoli, Il SudPlus è un network B2C (business to consumer) e si occupa di rete di progettazione del prodotto e di rete di progettazione dell’esperienza di un prodotto. Questo Il SudPlus lo fa mettendo al centro il Sud d’Italia e del mondo.

Il SudPlus si concentra sulla efficacia della traduzione di un messaggio diretto a una cultura straniera e ricrea identità, inventa disambiguazioni, anima melange territoriali, connette compagnie che hanno la stessa intenzione di fare bene, di migliorare, facendo conoscere i prodotti, le iniziative e le eccellenze del Sud Italia.

Il SudPlus intende portare l’idea di Sud a un livello superiore, rispetto a quello comunemente considerato, e facendo riemergere l’indiscutibile plus creativo proprio del Sud, un plus creativo che ha caratterizzato nei secoli la nostra straordinaria storia produttiva e culturale.

Attualmente una serie di proposte tra cui eco-fashion renting, miele del Vesuvio, coaching per la comunicazione e altro, sono work in progress.

Nel blog Il SudPlus sono pubblicate le proposte aperte a sponsorship e partnership, dettagliate e in totale trasparenza. Troverai l’idea del prodotto o dell’experience; management dei contenuti e Piano Media, i costi e benefici.

 

Il primo goodie lanciato da Il SudPlus è un cocktail tutto Napoletano.

Il nome del cocktail è NA57 ed è una sfida al cocktail Francese FRENCH 75.

Il claim che Il SudPlus ha ideato per il lancio del cocktail è #Nabomb e sarà il trend tutto Napoletano di quest’estate.

NA57 è un omaggio alle nostre terre, alle nostre isole, al Vesuvio e al nostro amato Maradona. In una semplice sigla la passione, la creatività, l’amore per la Campania e per tutta la bellezza del Sud.

Lo straordinario mix di ingredienti nostrani prevede vino bianco dei Campi Flegrei, Falanghina DOC de La Sibilla; Caprisius Gin da Capri, Limoncello fatto da Limoni di Sorrento IGP di Riviera dei Limoni; e gassosa Arnone. Come leggete tutto proviene rigorosamente dalle nostre terre.

Visita il blog per la ricetta dettagliata e provala, nesarai deliziato!

 

 

Officina Mirabilis

L’esperienza nel campo dell’editoria, della comunicazione e della comunicazione digitale, è iniziata subito dopo l’università, quando, neolaureato, Vincenzo Notaro introdusse la già ben consolidata azienda editoriale di famiglia nel mondo del web.

Dopo aver diretto importanti campagne per multinazionali del settore farmaceutico, e nel settore della tutela delle informazioni e dell’internazionalizzazione Vincenzo si è aperto ad altri settori come il mondo del food & wine di alta fascia e il turismo dopodiché ha fondato Officina Mirabilis, una agenzia di pubblicità etica e comunicazione che opera nell’area vesuviana, agenzia della quale è direttore creativo.

Insieme a Valeria Nazzaro, content curator della agenzia, Vincenzo segue le cose belle dal territorio offrendo una serie di servizi che vanno dalla creazione del logo alle strategie pubblicitarie, consulenze e ufficio stampa per eventi. Scopri l’intera lista dei servizi qui.

Da più di 10 anni Vincenzo Notaro collabora con Pep Minichino, straordinario art director, fondatore di Campanica e Kampanika, un local aggregator che rappresenta la Campania. Insieme hanno concepito un profetto di glocal rebranding mirato al rilancio dell’isola di Ischia.

VN – Amo Ischia, ho vissuto tutte le estati della mia vita lì e ci sono legato. Adesso tutti stanno vendendo sottocosto, ci sono aree di Ischia in abbandono e degrado e questo fa male.

Un giorno Pep mi chiamò e mi e mi propose di fare insieme questa cosa. E così abbiamo iniziato! –

 

Attualmente la proposta di Iskiah si trova senza sostenitori economici, nonostante continui a essere portata avanti dai due creativi e da Valeria Nazzaro che con la sua sensibilità e il suo bagaglio artistico-culturale cura i contenuti dell’iniziativa.

(https://www.iskiah.com/)

 

La visione di Officina Mirabilis è chiara già dal nome.

Sin dalla sua nascita quello di Officina Mirabilis è un laboratorio sempre in evoluzione. Il gioco di squadra e il senso di collettività animano ogni iniziativa. Le collaborazioni sono tante e diverse e tutte procedono seguendo una visione etica sia per quanto riguarda il prodotto così come nella comunicazione stessa.

Officina Mirabilis ha trascorso il lockdown in smart-working. Durante l’assurda segregazione i ragazzi non si sono avviliti e hanno addirittura incrementato la proposta di nuove iniziative.

Valeria ha lanciato due suoi progetti micro-influencer etici su Instagram: NaturaMirabilis e CulturaMirabilis, piani veramente interessanti che approfondiremo nella prossima edizione; Vincenzo e Pep continuano a muoversi a favore del futuro del Sud, affinché questo ritorni produttivo e finalmente indipendente.

 

 

VN – La possibilità della rete è una opportunità in più di networking, per condividere e fare campagne partecipate. L’unione fa la forza e così possiamo arrivare ovunque. –

 

Pep Minichino ha diretto campagne pubblicitarie in McCann Erickson, J. Walter Thompson, Longari & Loman. Inoltre è conosciuto per le sue campagne pubblicitarie per Amaro Montenegro, Dietor, Sofficini Findus, Antica Gelateria del Corso, Pepsi Sin Cafeina.

Un simpaticissimo creativo, un’anima bella che ha colto lo spirito del brillante filosofo e ne è diventato il mentore.

Con il suo progetto di networking Campanica, Pep Minichino favorisce la nascita di tanti importanti progetti, tra i quali quelli condivisi con Officina Mirabilis e Il SudPlus.

La squadra gioca bene e già se ne vedono i risultati. La lunga amicizia e l’intesa creativa tra Pep e Vincenzo apre la prima partita ufficiale lanciata da Il SudPlus come sfida alla Francia.

 

NA57 vs FRENCH 75. Questa partita nasce da una vecchia disputa sulla paternità del nome Champagne.

Molto simpaticamente un Napoletano direbbe: «Lo champagne è il nostro vino con la gassosa!»

 

VN – Nelle nostre terre abbiamo vini spettacolari ma che non hanno fortuna di comunicazione e non sono pubblicizzati. La Falanghina dei Campi Flegrei, per esempio, è così sapida che sembra quasi salata.

Questa mineralità non si trova altrove.

Anche se la mineralità dello Champagne è abbastanza alta non raggiunge quella della Falanghina dei Campi Flegrei. Questo perché noi siamo la vera Champagna (Campania) –

 

 

Il SudPlus, l’I.S.I.S. De’ Medici di Ottaviano e Slow Food Agro Nolano hanno presentato un evento per la rinascita del territorio che collega la filosofia di Giordano Bruno alla rivisitazione di un classico della tradizione culinaria napoletana, precisamente a La Minestra Eretica... parente d’‘A Menesta Mmaretata.

La classica versione della Menesta Mmaretata con alcuni elementi innovativi ‘eretici’, attraverso la scelta di ingredienti provenienti da regimi produttivi etici, come, per esempio il biologico.

Questa è un’altra cosa che a noi piace de Il SudPlus, e cioè un modo di fare comunicazione giovane, dinamico e aperto che crea un equilibrio di energie tra il passato e il presente, tra la tradizione del Sud e la sua evoluzione.

L’evento filosofico-culinario è stato ideato da Vincenzo Notaro e condiviso con Vincenzo Falco e Gianluca Napolitano, con i quali già collabora all’iniziativa Vesuvio Eretico, con il proposito di diffondere conoscenza a tutti i livelli e condividendo, attraverso eventi come questo, i valori necessari per affrontare la perdita di umanità che, soprattutto in questo periodo, affligge il nostro territorio e il nostro cuore. A orientare l’operazione è la consapevolezza dell’importanza della scelta del bene comune.

 

 


 

© Courtesy of www.napulitanamente.com

Trad. it. I. Pagliarulo 

 

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