LA MINESTRA ERETICA

COMUNICATO STAMPA

La minestra eretica

Dopo quattro anni di attesa, tra cui gli ultimi due sfumati tra organizzazione e pandemia, siamo lieti di comunicare la nascita di una sinergia, etica ed eretica, tra Il SudPlus di Officina Mirabilis – laboratorio creativo diretto da Vinenzo Notaro –, l’I.S.I.S. “L. De’ Medici” di Ottaviano – storico Istituto Alberghiero presieduto da Vincenzo Falco – e Slow Food Agro nolano – condotta diretta da Gianluca Napolitano.

I tre attori, nel giorno della commemorazione di Giordano Bruno – che moriva accusato di eresia e arso vivo dalla Santa Inquisizione il 17 febbraio 1600 –, annunciano la loro partnership incentrata sull’idea creativa nata dalla fucina – in questa occasione, meglio dire nata dalla cucina! – di Officina Mirabilis, che collega la filosofia di Giordano Bruno alla rivisitazione di un classico della tradizione gastronomica napoletana.

 


 

 

La minestra eretica – rivisitazione della ‘minestra maritata’ – è il nome dell’operazione culturale ideata da Vincenzo Notaro e condivisa con Vincenzo Falco e Gianluca Napolitano, insieme già a lavoro a un più vasto progetto dal titolo Vesuvio eretico, nato per condividere attivamente, con giovani e meno giovani, i valori necessari ad affrontare la perdita di umanità che attanaglia il nostro territorio. Specie oggi, dopo l’avvento della pandemia, scegliere il bene comune è un’idea vitale che va trasmessa ai giovani e alle famiglie.

L’intenzione è quella di sviluppare progetti incentrati sull’eresia (termine che deriva dal greco airesis e significa ‘scelta’) nell’area afferente al Vesuvio e all’Agro nolano.

 

 

Lo scopo è quello di coinvolgere Istituzioni, Sistema Formativo e Aziende, puntando a consolidare, da un lato, il tessuto aziendale che ha scelto di operare er/eticamente (biologico, rinnovabili, ecosostenibilità, sicurezza sul lavoro, ecc.) – obiettivo condiviso e sostenuto da Slow Food Agro nolano –, dall’altro, offrendo ai giovani studenti una svolta esperienziale, al fine di trasmettergli valori sani, come la salvaguardia dell’ambiente e del patrimonio culturale del nostro territorio – compito del quale si fa asse portante l’I.S.I.S. “L. De’ Medici” di Ottaviano.

Sarà possibile declinare il progetto vesuvio eretico in molteplici ambiti, a partire dalla cucina fino a toccare l’ambito delle diverse abilità, per radicare idee di eccellenza della diversità (e/o della biodiversità), quali valori imprenscindibili di una società civile.

Si pensa, infatti, sin da ora, di estendere il progetto Vesuvio eretico a diversi ambiti e soggetti – scolastici e aziendali –, applicandolo alla geologia come alle arti, al turismo come all’ecologia, all’innovazione tecnologica come all’artigianato tradizionale.

 

LA MINESTRA ERETICA

Il progetto-pilota, la minestra eretica, è la prima declinazione in ambito food di Vesuvio eretico, ideato per fornire una viva esperienza valoriale a partecipanti e fruitori, attraverso la realizzazione di una ricerca enogastronomica che coinvolgerà gli studenti e culminerà in una cena-evento, avente come oggetto la reinterpretazione in chiave eretica della ‘minestra maritata’.

Sono previste tante altre attività enogastronomiche e culturali, appenda usciremo da questo difficile periodo.

 

Che cos’è la minestra maritata?

Gioan Battista del Tufo, nella sua opera poetica Ritratto o modello delle grandezze, delitie e maraviglie della Nobilissima Città di Napoli (1588), descrive il «pignato grasso», poi riportato da Giordano Bruno come «pignata grassa» ne Il Candelaio, pietanza che corrisponde alla nostra odierna ‘minestra maritata’: un piatto povero ma sontuoso, fatto di verdure come torzelle, scarole, verza e varie carni e salumi di maiale, tra cui spicca l’«annoglia», il salame pezzente fatto dai tagli di rusulta del maiale.

 

Cosa potrebbe essere la minestra eretica?

Abbiamo pensato a una versione che ha, sì, salde radici nella tradizione, ma presenta elementi innovativi eretici, attraverso la scelta di ingredienti provenienti da regimi produttivi etici, come il biologico, ma non solo.

Scegliere di lavorare ereticamente significa sacrificio e fatica per salvaguardare l’ambiente, la biodiversità e la salute. Ma non finisce qui…

La vera e propria eresia è la sostituzione delle carni della ricetta classica con del pesce proveniente da acquacoltura etica!

Naturalmente, le materie dovranno rispettare il concetto alla base del piatto storico della cucina partenopea: ingredienti poveri ma sontuosi, rigorosamente nostrani.

Lasciando invariato il prelibato letto di verdure, la ricerca gastronomica dovrà quindi mantenere alcuni princìpi di base:

• Utilizzare pesci dei nostri mari e della nostra tradizione partenopea/vesuviana, poveri ma succulenti/grassosi – sarda, triglia, anguilla, ecc. –, con lipidi > 10%.

• Riutilizzare senza sprechi le materie prime (fumetti di lische e frattaglie; chips di pelle dei pesci impiegati, ecc.).

 

Questo piatto tipico della nostra cucina, de facto, si presta perfettamente all’operazione, avendo una lunghissima tradizione risalente alle origini della cucina partenopea.

Il nesso concettuale ci viene fornito da un riferimento bibliografico importantissimo: Giordano Bruno, il «filosofo nolano», «eretico pertinace», nella sua commedia atipica Il Candelaio, cita la «pignata grassa», quale metafora dell’allora città di Napoli, tesa tra opulenza e fame.

Metafora che troviamo ancora attualissima e che vogliamo caricare di significato attraverso l’operazione la minestra eretica.

«Oimè son stanca, voglio riposarmi cqua: tutta questa notte (non la voglio maldire) son stata a far la guarda in piedi e pascermi di fumo di rosto et odor di pignata grassa; et io sono come il rognone…». [Giordano Bruno, Il Candelaio, 1582]

 

LA RICETTA

Nella ricetta, capitone, baccalà e cozze, vengono maritate con verdure di stagione (scarole, minestra nera, torzelle e verza)!

Il miglior periodo per gli ingredienti è gennaio-febbraio, anche considerando le ricorrenze da Natale e Capodanno, fino alle Celebrazioni Bruniane di metà febbraio.

 

 

LA MINESTRA ERETICA
Ricetta de Il SudPlus*


Ingredienti:
Verdure — 3 scarole piccole; 2 mazzi di minestra nera; 1 mazzo di torzelle; 1/2 verza di media dimensione.
Pesce — 150 g lupini, 300 g cozze, 600 g capitone, 400 g baccalà.
Condimento e spezie — Sedano, cipolla rossa, aglio, alloro, bacche di pepe pimento, mirto (foglie).


Soffriggere l'aglio in olio e.v.o. Aprire cozze e lupini, filtrare il brodo e conservare.
Sbollentare in acqua e limone per 5 min ciascuno: minestra, torzelle, verza. Strizzare.
In una padella, soffriggere olio, cipolla, capitone, baccalà. Aggiungere sale e le spezie. Coprire con acqua e cuocere a fuoco lento per 40 min.
In pentola: olio, aglio, scarola (non bollita) e le altre verdure. Aggiungere brodo di cozze e lupini. Far appassire aggiungendo brodo del preparato con capitone e baccalà.
Una volta appassite le verdure, pulire dalle lische capitone e baccalà, versare tutto il brodo nelle verdure, riaccendere a fuoco lento. Inserire pesce e frutti di mare e maritare per 20 min.

 

*La ricetta della minestra eretica, nonché l’intero progetto in discorso, sono protetti da blockchain.

 

 

LA PROMESSA

La prima versione de la minestra eretica, dopo due anni di ideazione, è stata realizzata da Vincenzo Notaro, nel mese di gennaio 2020.

 

Esattamente un anno fa, eravamo pronti per lanciare la fase di ricerca con l’I.S.I.S. “L. De’ Medici” di Ottaviano, ma siamo stati stoppati dalla pandemia. Si è creata da qui l’opportunità di coinvolgere Slow Food Nola, e questo Comunicato, perciò, è il modo di rinnovare la promessa di attivarci appena sarà nuovamente possibile avviare concretamente il progetto.

Nel frattempo, si lavorerà ancora dietro le quinte, aperti a nuove partnership con Istituzioni, Associazioni e Aziende che vorranno condividere con noi questo grande progetto enogastronomico e socio-culturale.

 

 

«L’autore, si voi lo conosceste, dirreste ch’have una fisionomia smarrita: par che sempre sii in contemplazione delle pene dell’inferno; […] un che ride sol per far comme fan gli altri; per il più lo vedrete fastidito, restio e bizarro: non si contenta di nulla, ritroso come un vecchio d’ottant’anni, fantastico com’un cane ch’ha ricevute mille spellicciate, pasciuto di cipolla. […] Tanto che io con servir simil canaglia, ho tanta de la fame, tanta de la fame, che si me bisognasse vomire, non potrei vomir altro ch’il spirto; si me fusse forza di cacare, non potrei cacar altro che l’anima com’un appiccato».
[Il Candelaio, Giordano Bruno, 1582]

 

Per informazioni e collaborazioni scrivi a ilsudplus@officinamirabilis.com

Segui Il SudPlus su Facebook e Instagram!

 

 

DICHIARAZIONI E NOTE

 

Dichiara Vincenzo Notaro:

«Su Bruno sono stati scritti migliaia di libri, le manifestazioni culturali si sprecano, alcune di grande qualità accademica, molte autoreferenziali o comunque chiuse in piccoli mondi.

Da studioso di Bruno e da creativo che opera sul territorio nolano e vesuviano, ho sempre lavorato per far uscire Giordano Bruno dalle torri d’avorio e diffondere la sua filosofia nella cultura pop.

Bisogna far riemergere le furenti idee di amore e di rispetto universale dei Dialoghi italiani, così come quelle rivoluzionarie illumiazioni che gli costarono l’accusa di eresia – mi riferisco alle Opere Magiche. Idee che il Nolano difese fino alla morte, sacrificandosi proprio per farle arrivare a noi.

Ecco perché credo che un’ampia e profonda diffusione della filosofia bruniana sia un impegno necessario, oggi più che mai, al fine di far rinascere la nostra Comunità».

 

 

Dichiara il Preside Vincenzo Falco:

«Il nostro impegno di Istituto Alberghiero è da sempre quello di trasmettere ai nostri studenti un forte senso di appartenenza al territorio, dando ai giovani opportunità concrete di riscoprire il valore, la bellezza e l’importanza delle nostre radici. In tal senso, il progetto La Minestra Eretica ha lo scopo di trasmettere ai nostri ragazzi le grandi tematiche della filosofia di Giordano Bruno, ma in un modo innovativo e attraverso il loro linguaggio».

 

 

Dichiara Gianluca Napolitano:

«Con Sloow Food Agro Nolano abbiamo accolto e lanciato l’idea de La Minestra Eretica, per l’insita aderenza alla nostra filosofia di sostenibilità e valorizzazione dell’agricoltura del nostro difficile territorio. Importante la presenza nella ricetta della Torzella riccia, neonato Presidio Slow Food, così come fondamentale la diffusione delle idee di amore per la Natura del filosofo nolano Giordano Bruno, vero genius loci della nostra terra.

Colgo inoltre l’occasione per annunciare un’idea alla quale stiamo lavorando, quella di un festival di Gastrosofia nel quale ci sarà anche La Minestra Eretica».

 

 

 

 


 

NOTA SU IL SUDPLUS

IL SUDPLUS – Il product & experience design network dal Sud al Plus – è un progetto collaterale dell’agenzia di comunicazione e pubblicità etica Officina Mirabilis.

Il progetto nasce per ricreare identità, inventare disambiguazioni, animare melange territoriali, connettere aziende con voglia di far bene, farsi conoscere e far conoscere le eccellenze del Sud Italia in tutta la Penisola e nel Mondo. Portare l’idea di Sud a un livello superiore, facendone emergere l’indiscutibile Plus creativo che ne ha contraddistinto la storia produttiva e culturale nei secoli.

Go Sud! Go with the Plus!

 

 

NOTA SU OFFICINA MIRABILIS

Laboratorio creativo, pensatoio di contenuti, fucina di meraviglie: Officina Mirabilis è l’agenzia di comunicazione e pubblicità etica fondata da Vincenzo Notaro, nata in provincia di Napoli e operativa in tutta Italia.

Alla ricerca costante di equilibrio tra solidità concettuale ed entusiasmo creativo, Officina Mirabilis è impegnata in numerosi progetti socio-culturali, eco-friendly, artistici e vanta partnership internazionali.

NATURALIA INVISIBILIA MIRABILIA

 

 

NOTA SULL’I.S.I.S. L. DE’ MEDICI di Ottaviano

L’Istituto Professionale Alberghiero L. de’ Medici nasce a Ottaviano nel 1970, come sede coordinata dell’IPSAR Cavalcanti di Napoli.

Primo istituto superiore nel settore turistico-alberghiero del territorio vesuviano, diventa presto un valido punto di riferimento per tutti gli operatori del settore e allarga progressivamente l’ambito della propria utenza ad un vasto territorio che comprende Ottaviano e 14 comuni vesuviani. Raggiunge l’autonomia nel 1979 e presto si trova di fronte l’esigenza di ospitare un sempre più crescente numero di alunni.

Attualmente la scuola funziona su tre sedi, un plesso centrale in via Zabatta, quello della succursale in via Funari e una sede staccata a Striano.

L'Istituto. soprattutto dalla direzione del Preside Vincenzo Falco, è attivissimo in numerosi progetti culturali di rilevanza nazionale incentrati sulla crescita etica del territorio vesuviano e campano.

 

 

NOTA SU SLOW FOOD AGRO NOLANO

Slow Food Agro nolano rappresenta l’articolazione territoriale dell’associazione internazionale Slow Food, organizzazione no profit che conta 100mila iscritti, volontari e sostenitori in una rete mondiale che pratica una produzione di cibo su piccola scala, sostenibile, di qualità. L’associazione è nata dalla volontà di un gruppo di soci, convinti fautori della filosofia Slow Food, con lo specifico intento di recuperare quelle biodiversità ancora presenti nell’Ager nolanus. Negli ultimi 15 anni ha cercato di rivalutare l’agricoltura di un territorio mortificato dalle sofferenze ambientali e speculative degli ultimi decenni con numerose iniziative, tra cui si segnala il Premio Ruperto da Nola.

 

 

 

 

 


 

Commenti

Post più popolari